Le indagini sui materiali, non distruttive e semi-distruttive, rappresentano un primo metodo di indagine per la verifica delle reali condizioni di una struttura, sia essa in fase di costruzione che esistente. La finalità delle indagini sui materiali è quella di determinare le caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche dei materiali costituenti le costruzioni civili, attraverso le quali è possibile valutare lo "stato di salute" sia delle costruzioni esistenti che delle nuove costruzioni.
I NOSTRI SERVIZI:
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Ispezioni visive UNI EN ISO 17637UNI EN ISO 5817
Le ispezioni visive consistono in un controllo dettagliato di tutte le parti dell’opera, al fine di verificare la presenza di ogni possibile segnale di degrado, di malfunzionamento o di danneggiamento. Consente l’individuazione, e di conseguenza l’eliminazione, delle cause di degrado e dei relativi difetti, nonché la definizione delle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.
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Termografia all’infrarosso UNI EN 16714, UNI EN 13187
Prova non distruttiva per l’individuazione e la localizzazione in modo non distruttivo di eventuali fenomeni di degrado: distacchi, anomalie costruttive, preesistenze strutturali, discontinuità, lesioni, cavità, canne fumarie e condotti di ventilazione, ponti termici, fenomeni di umidità da risalita capillare, condensa, infiltrazioni, ecc.
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Analisi video-endoscopica
Esecuzione di rilievo endoscopico per mezzo di apparecchiatura rigida a fibre ottiche per ottenere informazioni circa lo stato visibile di conservazione dei materiali e la stratigrafia delle murature
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Prova sclerometrica UNI EN 12504-2
La prova sclerometrica è una prova non distruttiva che permette di valutare l’uniformità del calcestruzzo, delineare le zone di degrado o di scarsa qualità e stimare la resistenza del calcestruzzo indurito in base alla durezza superficiale. Spesso, per stimare la resistenza a compressione del calcestruzzo in sito riducendo al minimo le indagini distruttive si usa il metodo SonReb. Il metodo Sonreb consiste nella combinazione dei risultati di due prove non distruttive, quella con lo sclerometro e quella ultrasonica: l‘indice di rimbalzo della prova sclerometrica, detto REBound, e la velocità delle onde ultrasoniche, detta SONic.
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Prova magnetometrica BS 1881-204
La prova magnetometrica consente il rilevamento della presenza e della direzione dei ferri d’armatura, stima della profondità e del diametro. E’ una prova indispensabile in quanto propedeutica all’esecuzione di tutta un’altra serie di indagini non distruttive in cui la presenza delle barre d’armatura deve essere ben definita e tracciata come, ad esempio, i prelievi di carote, le prove di pull-out e pull-off, le indagini microsismiche, quelle sclerometriche etc.
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Prova di estrazione - metodo Pull Out UNI EN 12504-3
L’indagine pull-out è una prova semi-distruttiva per la determinazione della forza di estrazione di un inserto metallico preinglobato o post inserito nell’elemento in calcestruzzo da sottoporre a prova. La prova si basa sulla corrispondenza esistente tra il carico unitario di rottura a compressione del calcestruzzo e la forza necessaria ad estrarre un inserto metallico standardizzato preinglobato nel calcestruzzo fresco o post inserito nel calcestruzzo indurito.
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Prova ultrasonica UNI EN 12504-4
La prova ultrasonica è una prova non distruttiva finalizzata a stimare la resistenza a compressione del calcestruzzo. La prova consiste nella alla determinazione della velocità di propagazione degli impulsi delle onde longitudinali ultrasoniche nel calcestruzzo.
Le misure vengono eseguite mediante l’ausilio di due sonde,trasmittente e ricevente, posizionate secondo tre diverse possibili configurazioni che variano a seconda delle esigenze dell’elemento da indagare.
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Prelievo in opera di calcestruzzo UNI EN 12504-1, UNI EN 12390-3
La valutazione della resistenza meccanica di un calcestruzzo in opera può essere valutata con una prova di carotaggio, estraendo provini cilindrici del calcestruzzo mediante carotatrice, al fine di di effettuare la prova di compressione in laboratorio dei provini cilindrici prelevati in sito.
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Prelievo di provini di acciaio UNI EN 15630-1, UNI EN 10002-1
Si tratta di una prova distruttiva necessaria per conoscere e garantire il livello di sicurezza delle strutture in cemento armato.
I prelievi di barre si effettuano segnatamente nelle zone meno sollecitate dell’elemento strutturale e calcolando la lunghezza del campione necessario in base al diametro delle barre di armatura. Il taglio di una porzione di armatura in sito è finalizzata all’esecuzione della prova a trazione in laboratorio per la stima della tensione di rottura, della tensione di snervamento e dell’allungamento.
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Analisi chimica UNI EN 14630, UNI 9944
L’indagine di analisi chimica consiste nella determinazione della profondità di carbonatazione dello strato superficiale del calcestruzzo. La carbonatazione è un fenomeno chimico che aggredisce il calcestruzzo armato influendo in modo negativo sui ferri di armatura consentendo la loro ossidazione. La carbonatazione è un fenomeno inevitabile, perché strettamente dipendente anche da fattori ambientali; per questo è fondamentale una programmazione, di interventi di ispezione e manutenzione continua per tutta la vita di servizio dell’edificio. La determinazione della profondità di carbonatazione è effettuata immediatamente dopo il prelievo del campione e avviene spruzzando la soluzione di fenolftaleina sul provino.
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Prova con martinetto singolo e doppio ASTM C1196 – C1197
La prova con martinettopiatto (singolo o doppio) rappresenta un metodo di indagine atto a determinare in sito lo stato di sforzo di compressione su una muratura esistente mediante la misura dello stato locale di deformazione. Pertanto, si ricorre a questa prova per la valutazione delle caratteristiche di deformabilità e resistenza delle murature. Nello specifico, con un singolo martinetto si ricava lo stato tensionale esistente nella sezione di prova mentre con due martinetti si ricostruisce il legame carico-deformazione, il modulo elastico ed il carico di prima formazione delle fessure.